L'importanza del bagnetto negli uccelli da gabbia
Gli uccelli sono esseri che curano molto l'igiene personale, questo istinto è dovuto, in gran parte, alla necessità di mantenere sempre in condizioni ottimali il piumaggio, affinchè esso svolga un ruolo essenziale nella loro vita. Di fatto esso è, anzitutto, l'abito che li difende dagli eccessi di temperatura. In pieno inverno, quando i rigori del gelo diventano pungenti, la cute si contrae sino a far arruffare le piume, trasformando in quel periodo l'abito colorato di sempre in un cappotto pesante, che da agli uccelli un aspetto goffo, ma grazie al quale sono protetti. Pensate ai passerotti, sempre agili e scattanti, assumere movenze lente, proprio come chi si sente impacciato nell'indossare indumenti insoliti. Le penne hanno poi funzioni di primaria importanza nell'espletamento di quell'azione motoria che è tipica degli esseri alati; il volo. Esso consente loro di vivere in modo inaccessibile all'uomo e di acquisire il libero dominio dello spazio del cielo. Anche l'uomo li penetra, li solca, supera ormai distanze siderali a velocità impensabili. Ma egli deve ricorrere pur sempre ad una macchina, ad un suo strumento, anche se limitato ad un ampio fungo di tela e funi o a quella specie di grandi aquiloni che sono i deltaplani che gli consenta di librarsi in aria e calare veleggiando al suolo. Tutt'altra cosa, quindi lo sfrecciar veloce di un reattore supersonico in acrobatiche manovre per quanto emozionante e ammirevole, non potrà eguagliare mai, ad esempio, il carosello dei rondoni attorno a un campanile. Questo soltanto è il vero volo, ottenuto da un fremente batter d'ali, manovrato da remiganti e timoniere , favorito da una sovrapposizione minuziosa e curatissima di piume. Occorre allora, come dicevamo, che esse siano sempre in ordine perfetto, monde da sporcizia, lubrificane, assestate con diligenza da un paziente lavorar di becco. Se immessi in una capace voliera, con acqua pulita e fresca, gli uccelli possono sopperire sufficientemente a tale necessità istintiva. Assecondati opportunamente con una dieta rinfrescante e con sabbia, essi compiranno anche una muta perfetta, al termine della quale appariranno nella loro nuova livrea, come fossero di recente cattura. Non altrettanto accadde, purtroppo, nel ristretto spazio di una gabbia, e normalmente, questa sorte tocca proprio ai soggetti migliori, a quelli cioè che per loro capacità canore, ci divengono più cari. Nell'intero periodo del ricambio, però, anche tali soggetti possono essere passati in gabbie più ampie, di dimensioni sufficienti per consentire loro una maggiore libertà di movimento, pur sempre relativa e per disporvi sul fondo una minuscola vaschetta. Questo ripiego è opportuno per i turdidi in genere e in particolar modo per le cesene ed i sasselli che, nidificando in zone nordiche, risentono in maggior misura della calura estiva comunque, anche gli uccelli silvani si assuefatti alla domesticità, che sopportano talvolta a lungo pur nel forzato distacco dalle loro naturali abitudini di vita. Sta a noi, però, il cercar di attenuare questo loro non lieve disagio, con tutti gli accorgimenti pratici possibili. Ebbene, mentre le vaschette della voliera, tenute sempre ricolme d'acqua limpida, o meglio ancora, alimentate da un sottile rigagnolo corrente, consentono una facile soluzione al problema del bagno, non avviene altrettanto, come si è detto, allorchè gli uccelli sono tenuti nelle comuni gabbie. Il beverino non è certo sufficiente per consentire un abluzione razionale. Inutilmente gli uccelli vi immettono la testa e, ritirandolo con rapidità dalla stretta bocca, tentano poi di spruzzar le piume, desiderosi appunto di provvedere in qualche modo alla necessità di una buona pulizia, più ancor che al refrigerio del loro piccolo corpo. Ma, pure in siffatte condizioni occorre assecondare questo istinto naturale, per non pregiudicare il loro stato di salute. Mancando sul fondo della gabbia, per evidenti ragioni di spazio, una vaschetta in cui gli uccelli possano immergersi, non resta che rimediare con una doccia quotidiana, leggera e breve, ma veramente efficace, è un sistema pratico, cui i volatili si abituano facilmente. Messe le gabbie a terra, basta infatti passarvi sopra un semplice innaffiatoio a pochi centimetri dal tetto, lasciando defluire la pioggia nello spazio centrale, oppure verso lo sportello posteriore, onde evitare che parte dell'acqua vada a cadere dentro la mangiatoia. In un primo tempo, può darsi gli uccelli cerchino di sottrarsi alla doccia, non per timore di bagnarsi, ma perchè spaventati o perlomeno allarmati, dall'insolito trattamento basterà allora porre una mano tesa sul lato anteriore della gabbia, per costringerli ad andare nella parte opposta che verrà irrorata delicatamente investendo tutti gli uccelli. Inizialmente essi si scrolleranno di dosso il liquido. Poi, col ripetersi dell'operazione, si dimostreranno sempre più tranquilli, sino a palesare apertamente la loro soddisfazione all'approssimarsi del getto salutare. Ottenuta questa assuefazione, mano mano che procedendo nell'irrogazione, la bocca dell'annaffiatoio si avvicina alla gabbia, ogni soggetto sembra pregustarne veramente gli effetti e si prepara al turno che gli spetta fermi al centro del posatoio, ci seguono con lo sguardo e sepur ancora asciutti , incominciano a scrollare le penne come se gia l'acqua gli piovesse addosso. E, quando essa arriva, l'accolgono con soddisfazione viva, arcuando leggermente le ali, dimenandosi solleciti sulle zampe ben erette, quasi temessero di perdere una goccia del liquido prezioso. A questo punto, la scena diventa toccante. Immaginate voi una ventina di turgidi racchiusi nelle gabbie ben allineate che, al nostro avvicinarsi con l'annaffiatoio in mano, incominciano tutti a predisporsi al bagno quotidiano, cosi pratico. Vien davvero la tentazione di procedere solleciti, per non protrarre troppo allungo l'attesa di questi ultimi, là in fondo alla fila, impazienti di ormai del loro turno. Vale la pena accontentarli, procedendo quindi più speditamente, salvo compiere poi un secondo giro generale con maggior tranquillità. Non si pensi che, per questa doccia, occorra una temperatura mite o una tiepida giornata. Essa è gradita anche in pieno inverno basta non esporre le gabbia e correnti d'aria. Quindi in mancanza di tempo e spazio per inserire le vaschette per il bagnetto si consiglia una sana spruzzata che gioverà sicuramente ai nostri uccelli da gabbia.
QUANTO SOPRA E' STATO PUBBLICATO DAL SITO www.allevamentosuessola.com
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